header-newsite1240-400

Benvenuti! | Welcome!

L'Abbazia di Montecassino nel 74° anno dalla sua distruzione

74 anni fa, oggi. La guerra imperversa già da tempo nel Cassinate. Gli Alleati hanno pagato a caro prezzo i vani tentativi di raggiungere la Via Casilina; quella stessa strada che dovrebbe condurli velocemente nel cuore della Città Eterna si sta lastricardo, a suon di insuccessi, di migliaia di vite umane. Lo stesso John Huston, regista americano e capitano della 36a Divisione di Fanteria Texas, ottimisticamente incaricato di filmare nel 1943 la gloriosa liberazione di Roma, deve 'accontentarsi' di produrre 'San Pietro', un film che documenta invece la presa di una ridente cittadina dell'Alto Casertano che, come tante realtà urbane di quel tempo, non viene risparmiata dalla furia dei combattimenti. Quel pezzo di 'quasi estremo' realismo americano, voluto per ragioni propagandistiche in patria, dagli organi militari del tempo, oggi segna paradossalmente la strada conquistata dagli Alleati in esattamente due mesi di duri combattimenti: poco meno di 15 miseri chilometri.

Alle tanto lodevoli quanto fallimentari operazioni sui fiumi Garigliano e Gari, avvenute nel gennaio del 1944, fanno seguito altri tentativi più fortunati, di cui uno in particolare, ad opera della 34a Divisione di Fanteria americana Red Bull, apre la via a quella che lascia presagire la imminente conquista di Montecassino e della sua millenaria abbazia benedettina, creduta erroneamente fortezza nemica. Ma i combattimenti che seguono, in specialmodo a nord del Sacro Monte, sono estenuanti e non modificano in modo significativo le posizioni germaniche. Al contrario, questi fanno affluire direttamente dal fronte Adriatico, nell'area in esame, le loro truppe d'élite: i fallschirmjager, paracadutisti della 1a Divisione, a conferma dell'importanza strategica che la propaggine meridionale del Monte Cairo ricopre rispetto a tutta la linea Gustav. Montecassino è anche un simbolo oltre che una posizione da difendere. I tedeschi hanno ben considerato di inglobare tale complesso montuoso, ma in particolar modo l'Abbazia stessa, nel loro sistema difensivo proprio per trarne un palese vantaggio.

Da settimane pioggia e temperature assai basse, rese ancor più rigide dall'alto livello d'umidità, logorano lo spirito e le forze dei soldati alleati, che versano in condizioni sempre più preoccupanti. Gli insuccessi accumulati stanno velocemente dissolvendo le aspettative degli stessi ufficiali. Con l'arrivo di unità più 'fresche', che hanno il compito di rilevare le provate truppe in prima linea e di contrapporsi ai nuovi difensori si realizza - erroneamente - che la soluzione migliore per neutralizzare quell'occhio ingombrante, quel millenario bastione che si staglia a guardiano della Via Casilina, non può che essere un massiccio bombardamento. Nessun reparto di fanteria potrà mai avere la meglio sulle sue mura, questo è chiaro. La scelta è presa e si consuma dopo accese discussioni ai più alti livelli delle gerarchie alleate.

Sono le 9:45 del 15 febbraio del 1944, in quello che ancora oggi risuona come uno dei momenti più bui dell'intero confitto mondiale, circa 250 bombardieri, tra pesanti e medi, sorvolano la verticale del famoso monastero. Stanno per scaricare, e sono intenzionati a farlo a più riprese e in più giorni, il loro carico di distruzione e di morte. Nell'Abbazia ci sono i monaci, l'ormai vecchio e stanco Abate Diamare, e centinaia di civili che vi hanno cercato riparo al sopraggiungere dei primi bombardamenti alleati del 1943, animati dalla speranza che la guerra possa avanzare risparmiando le loro vite e quelle dei propri cari. Nel giorno che precede il bombardamento vengono lanciati dei volantini in cui si esortano gli "amici italiani" a lasciare il Monastero, a "porsi in salvo". Sono in molti a non credere a quell'avvertimento, ma in ogni caso i tedeschi non permettono in alcun modo di percorrere le loro vie di fuga al fine di non rivelarle gratuitamente ai loro nemici. Purtroppo non c'è più tempo e quella Abbazia, considerata dalle Soprintendenze, all'indomani dell'entrata in guerra, uno dei siti più sicuri dove custodire le eccellenze artistiche, archeologiche e documentali della Penisola, si rivela per i suoi occupanti una sinistra trappola bellica, e gli studiosi di storia militare ne ricordano sovente la distruzione come il primo bombardamento aereo della storia, in supporto alla fanteria, su un obiettivo puntiforme. Il successo militare è ben lontano dalle aspettative, i tedeschi occupano le rovine fumanti dell'Abbazia e ora ne fanno una fortezza inespugnabile, perfettamente difendibile senza essersi accollati, in forma diretta, la responsabilità della sua distruzione. Li resteranno fino al sopraggiungere di nuovi eventi, poco dopo la metà di maggio dello stesso anno.

Soprassediamo sugli effetti di tale distruzione, universalmente noti, sui lunghi anni e risorse che si sono resi necessari per una aderente ricostruizione al fine di riconsegnare all'umanità un patrimonio di inestimabile valore storico e spirituale, e sulla presenza o meno dei tedeschi nel sacro recinto, sebbene questi avessero fortificato le sue prossimità spingendosi ben oltre i 300 metri congiuntamente stabiliti tra le gerarchie germaniche e il Vaticano. Le speculazioni di ogni ordine e grado le lasciamo ai tanti storici ed esperti che si sono pronunciati e hanno fornito, come nel caso di recenti pubblicazioni (1), nuovi spunti di riflessione innovativi e apprezzabili.

Ciò che oggi ci preme invece ricordare è il sacrificio dei tanti civili rimasti uccisi in quel tragico evento. A quelle madri, a quei padri, ai loro sventuarti figliuoli e alle loro nonne e nonni, vanno il nostro affettuoso e rispettoso pensiero e una preghiera, anche laica se si preferisce. Che le loro vite, spezzate in circostanze disumane, siano un costante richiamo al valore delle pace, bene che abbiamo il dovere di preservare con tutte le nostre forze, in nome del mondo che abitiamo, dei tanti progressi raggiunti dalle società, ma che molti dei testimoni di quel lontano 1944 non hanno avuto la possibilità di vivere. Con lo stesso slancio, facciamo appello allo Stato italiano e a tutte le sue emanazioni, ad ogni livello, di farsi portatore di questa importante memoria storica, perché crediamo che a esso spetti il compito di commemorare, con i più alti riguardi prevesti, i cittadini italiani che furono vittime quel tragico evento e con loro la distruzione del più importante simbolo della cristianità occidentale.  

Per questo motivo, anche quest'anno, una delegazione dell'Associazione Linea Gustav e dell'Associazione Battaglia di Cassino, insieme a quanti vorranno intervenire, al fine di mantenere viva la memoria di quei tragici giorni, si incontreranno alle ore 9:00 nel parcheggio della Abbazia di Montecassino per poi raggiungere il suo interno e ricordare i tanti civili caduti e con essi la distruzione delle sacre mura in cui cercarono riparo. 

 

di Damiano Parravano

 

 

Per approfondimenti proponiamo alcuni contenuti tematici consultabili online:

 

 

Note:

1 - è il caso di Nando Tasciotti, giornalista e sociologo di origine Cassinate, che sulla base di documenti inediti traccia nuovi vettori di analisi in grado di fornire, senza dubbio, una differente e innovativa prospettiva dei fatti. Consigliamo la lettura del seguente testo: Nando Tasciotti, 2014, LIT Edizioni, Montecassino 1944: errori, mensogne e provocazioni

 

Alcune immagini: 

 

Partners

SetmmaAbbazia logo MNMOK 

Immagine del giorno

Montecassino2.jpg

ASSOCIAZIONE LINEA GUSTAV

CENTRO STUDI E RICERCHE STORICO MILITARI

Sede Legale: Via Termine Piumarola n.15 - 03030 Piedimonte San Germano (FR)

e.mail: info@gustavline.it; 

website: www.gustavline.it
fax: (+39)06233207015;

Segreteria: (+39)3490634196
pec: associazionelineagustav@pec.it ;

C.F. 91022170608 – P.I. 02795300603 

Facebook

Sostieni l'Associazione Linea Gustav con una piccola donazione



Welcome to ladbrokes sign-up information.

Designed by Gustav Line - COPYRIGHT - ALL RIGHTS © - Reproduction in whole or in part of the contents of this Website is prohibited/forbidden

CookiesAccept

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente ne accetta l'utilizzo. Per saperne di piu'

Approvo

Cookie Policy

La presente Cookie Policy è relativa al sito www.gustavline.it (“Sito”) gestito e operato dall'Associazione Linea Gustav, con sede in via Termini Piumarola 12, Piedimonte San Germano (FR) - ITALY

I cookies sono piccoli file di testo inviati all'utente dal sito web visitato. Vengono memorizzati sull’hard disk del computer, consentendo in questo modo al sito web di riconoscere gli utenti e memorizzare determinate informazioni su di loro, al fine di permettere o migliorare il servizio offerto.

Esistono diverse tipologie di cookies. Alcuni sono necessari per poter navigare sul Sito, altri hanno scopi diversi come garantire la sicurezza interna, amministrare il sistema, effettuare analisi statistiche, comprendere quali sono le sezioni del Sito che interessano maggiormente gli utenti o offrire una visita personalizzata del Sito.

Il Sito utilizza cookies tecnici e non di profilazione. Quanto precede si riferisce sia al computer dell’utente sia ad ogni altro dispositivo che l'utente può utilizzare per connettersi al Sito.

Cookies tecnici

I cookies tecnici sono quelli utilizzati al solo fine di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica, o nella misura strettamente necessaria al fornitore di un servizio della società dell'informazione esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente a erogare tale servizio.

Essi non vengono utilizzati per scopi ulteriori e sono normalmente installati direttamente dal titolare o gestore del sito web.

Possono essere suddivisi in cookies di navigazione o di sessione, che garantiscono la normale navigazione e fruizione del sito web (permettendo, ad esempio, di realizzare un acquisto o autenticarsi per accedere ad aree riservate); cookies analytics, assimilati ai cookies tecnici laddove utilizzati direttamente dal gestore del sito per raccogliere informazioni, in forma aggregata, sul numero degli utenti e su come questi visitano il sito stesso; cookies di funzionalità, che permettono all'utente la navigazione in funzione di una serie di criteri selezionati (ad esempio, la lingua, i prodotti selezionati per l'acquisto) al fine di migliorare il servizio reso allo stesso.


La disabilitazione dei cookies potrebbe limitare la possibilità di usare il Sito e impedire di beneficiare in pieno delle funzionalità e dei servizi presenti sul Sito. Per decidere quali accettare e quali rifiutare, è illustrata di seguito una descrizione dei cookies utilizzati sul Sito.

Tipologie di cookies utilizzati

Cookies di prima parte:

I cookies di prima parte (ovvero i cookies che appartengono al sito dell’editore che li ha creati) sono impostati dal sito web visitato dall'utente, il cui indirizzo compare nella finestra URL. L'utilizzo di tali cookies ci permette di far funzionare il sito in modo efficiente e di tracciare i modelli di comportamento dei visitatori.

Cookies di terzi:

I cookies di terzi sono impostati da un dominio differente da quello visitato dall'utente. Se un utente visita un sito e una società diversa invia l'informazione sfruttando quel sito, si è in presenza di cookies di terze parti.

Cookies di sessione:
I c.d. ‘cookies di sessione’ sono memorizzati temporaneamente e vengono cancellati quando l’utente chiude il browser. Se l’utente si registra al Sito, può utilizzare cookies che raccolgono dati personali al fine di identificare l’utente in occasione di visite successive e di facilitare l'accesso - login al Sito (per esempio conservando username e password dell’utente) e la navigazione sullo stesso. Inoltre Open Source Solutions utilizza i cookies per finalità di amministrazione del sistema. Il Sito potrebbe contenere link ad altri siti. Open Source Solutions non ha alcun accesso o controllo su cookies, web bacon e altre tecnologie di tracciamento usate sui siti di terzi cui l’utente può accedere dal Sito, sulla disponibilità, su qualsiasi contenuto e materiale che è pubblicato o ottenuto attraverso tali siti e sulle relative modalità di trattamento dei dati personali; Open Source Solutions a questo proposito, considerata la mole di tali siti terzi, declina espressamente ogni relativa responsabilità. L’utente dovrebbe verificare la privacy policy dei siti di terzi cui accede dal Sito per conoscere le condizioni applicabili al trattamento dei dati personali poiché la Privacy Policy di Open Source Solutions si applica solo al Sito come sopra definito.

Cookies persistenti:

I cookies persistenti sono memorizzati sul dispositivo degli utenti tra le sessioni del browser, consentendo di ricordare le preferenze o le azioni dell'utente in un sito. Possono essere utilizzati per diversi scopi, ad esempio per ricordare le preferenze e le scelte quando si utilizza il Sito.


Cookies essenziali: 

Questi cookies sono strettamente necessari per il funzionamento del Sito. Senza l'uso di tali cookies alcune parti del Sito non funzionerebbero. Comprendono, ad esempio, i cookies che consentono di accedere in aree protette del Sito. Questi cookies non raccolgono informazioni per scopi di marketing e non possono essere disattivati.

Cookies funzionali:

Questi cookies servono a riconoscere un utente che torna a visitare il Sito. Permettono di personalizzare i contenuti e ricordate le preferenze (ad esempio, la lingua selezionata o la regione). Questi cookies non raccolgono informazioni che possono identificare l'utente. Tutte le informazioni raccolte sono anonime.

Cookies di condivisone sui Social Network:

Questi cookies facilitano la condivisione dei contenuti del sito attraverso social network quali Facebook e Twitter. Per prendere visione delle rispettive privacy e cookies policies è possibile visitare i siti web dei social networks. Nel caso di Facebook e Twitter, l'utente può visitare https://www.facebook.com/help/cookies e https://twitter.com/privacy.

Nello specifico, si riporta di seguito la lista dei principali cookies utilizzati sul Sito e relative descrizioni e funzionalità, compresa la durata temporale.

1) Tipologia di Cookie Prima parte Funzionale
Provenienza Open Source Solutions
Finalità Recuperare le impostazioni dell'utente (salvare la sessione dell'utente e ricordare alcune impostazioni come le impostazioni di accessibilità)
Durata Cookie persistente
   
2) Tipologia di Cookie Prima parte - Funzionale
Provenienza Open Source Solutions
Finalità Memorizzare il luogo dell'utente e ricordare le impostazioni di lingua (in forma anonima)
   
3) Tipologia di Cookie Prima parte - Funzionale
Provenienza Open Source Solutions
Finalità Personalizzare il contenuto della pagina a seconda del dispositivo utilizzato dall'utente, delle sue scelte e delle impostazioni (in forma anonima)

Come modificare le impostazioni sui cookies

La maggior parte dei browser accetta automaticamente i cookies, ma l’utente normalmente può modificare le impostazioni per disabilitare tale funzione. E' possibile bloccare tutte le tipologie di cookies, oppure accettare di riceverne soltanto alcuni e disabilitarne altri. La sezione "Opzioni" o "Preferenze" nel menu del browser permettono di evitare di ricevere cookies e altre tecnologie di tracciamento utente, e come ottenere notifica dal browser dell’attivazione di queste tecnologie. In alternativa, è anche possibile consultare la sezione “Aiuto” della barra degli strumenti presente nella maggior parte dei browser.


E' anche possibile selezionare il browser che utilizzato dalla lista di seguito e seguire le istruzioni: - Internet Explorer; - Chrome; - Safari; - Firefox; - Opera. Da dispositivo mobile: - Android; - Safari; - Windows Phone; - Blackberry.

Per maggiori informazioni sui cookie e per gestire le preferenze sui cookie (di prima e/o terza parte) si invitano gli utenti a visitare anche la piattaforma www.youronlinechoices.com. Si ricorda però che la disabilitazione dei cookie di navigazione o quelli funzionali può causare il malfunzionamento del Sito e/o limitare il servizio offerto da Open Source Solutions.