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Articoli (7)

Mercoledì, 09 Maggio 2018 21:11

Gustav Line Museum Coreno Ausonio

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Il Museo della Linea Gustav Coreno Ausonio, fortemente voluto dall'Amministrazione Comunale di Coreno Ausonio, che lo ha istituito, con delibera di Giunta Comunale n. 43 del 20 marzo 2018, e ne ha assegnato la progettazione, l’allestimento e la conduzione all’Associazione Linea Gustav, centro studi e ricerche storico militari, nel 74° anno della liberazione della Città, è una installazione permanente improntata sulle fasi salienti delle battaglie che portarono allo sfondamento della linea difensiva tedesca detta "Gustav", gennaio-maggio 1944.

Una riscoperta iconografia, proveniente dai maggiori archivi storici internazionali, ed una ricostruzione storiografica degli eventi, fanno da cornice a una esposizione di reperti provenienti da collezioni private, di membri e collaboratori dell’Associazione stessa, ma anche di cittadini corenesi, e quanti nel tempo vorranno contribuire alla sua crescita.

Per la predetta opera l’Associazione si pregia del patrocinio del Comune di Coreno Ausonio che ha destinato un locale, ex centro anziani, sito in Via Pozzi, oltre alla collaborazione di importanti e prestigiosi partner.  

Il museo sarà inaugurato il giorno 19 maggio 2018. Maggiori dettagli sull'iniziativa saranno pubblicati su questa pagina prossimamente.

Gustav Line Museum Coreno Ausonio
Via Pozzi s.n.c. 03040 Coreno Ausonio (FR) Italia
Cell. (+39)3490634196
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Sabato, 27 Dicembre 2014 13:04

Collelungo - 28 dicembre 1943

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Il 28 dicembre di 71 anni fa a Vallerotonda in località Collelungo di Cardito, venivano barbaramente trucidate 42 persone; tra di loro anziani, donne, bambini e quattro soldati allo sbando del disciolto esercito italiano. Dalle testimonianze dei sopravvissuti oggi sappiamo che tale gesto fu compiuto da soldati dell'esercito tedesco. Come ogni anno domani saremo li, alle ore 10:30 insieme a quanti intendono ricordare quel tragico evento ed intendono mantenerne viva la memoria. Per gli approfondimenti storici suggeriamo la lettura di un articolo dell'amico Costantino Jadecola: “L’eccidio di Collelungo – 28 dicembre 1943” http://www.dalvolturnoacassino.it/asp/doc.asp?id=089&p=1&lang=ita che primo fra tutti, qualche anno fa, attraverso la sua pubblicazione "Vallerotonda la strage dimenticata" ha iniziato l'opera di informazione e di sensibilizzazione rispetto ad un evento che fino ad allora era pressoché sconosciuto ai molti.

Giovedì, 05 Giugno 2014 09:30

Return to Montecassino

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L'Associazione Linea Gustav è lieta di annunciare che dal 17 di Maggio, presso gli spazi nel nascente 'Gustav Line Museum' di Via San Marco (area dell'Historiale) sarà possibile visitare la mostra "Return to Montecassino" della fotografa neozelandese Maree Wilks, che nel 2004 ha documentato il ritorno dei veterani di guerra a Cassino per il Sessantenario della liberazione. Ad aprire questo importante evento sarà la mostra Legato che verrà ufficialmente inaugurata dall'Ambasciatore neozelandese a Roma, Sua Eccellenza Dr. Trevor Matheson, alle 13:00 di sabato 17 maggio, in Sala Pietro Malatesta nella biblioteca comunale. L'inaugurazione includerà anche una performance del Ngati Ranana Maori Culture Club. 

L'inaugurazione sarà ripetuta negli spazi del nascente Gustav Line Museum (all'interno della cinta dell'Historiale, in via San Marco) domenica 18 maggio alle ore 16:30. 
 
The guest artist for the Monte Cassino Foundation for Reconciliation and Remembrance (MCFRR) Legato exhibition is Maree Wilks, a New Zealand photographer who travelled to Italy with the NZEF war veterans in 2004. 
 
Maree brings back to Cassino 40 black and white images from that journey and Associazione Linea Gustav  is proud to sponsor this exhibition. The photographic essay will be on display in the proposed Gustav Line Museum  from 17 May. 
 
The Legato exhibitions will be officially opened by the New Zealand Ambassador to Rome, His Excellency Dr Trevor Matheson, at 1pm Saturday 17 May, in the Sala Pietro Malatesta, Biblioteca Comunale. The opening includes a performance by the Ngati Ranana Maori Culture Club. 
 
This performance will be repeated at the  proposed Gustav Line Museum (in the fence of the Historiale) on Sunday 18 May at 4.30pm, when the exhibition "Return to Monte Cassino" is celebrated in the New Zealand Maori tradition and formally dedicated to all veterans of the battles for Cassino. 
 
(All are invited/welcome to join us for this very special occasion.) 
Martedì, 10 Dicembre 2013 21:27

OH 2013

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L'OBIETTIVO – Con lo scopo di rendere omaggio alla memoria di coloro che combatterono nella Battaglia per la Sicilia durante la seconda guerra mondiale, un piccolo gruppo di cittadini canadesi sta organizzando una marcia di 20 giorni, che segua l’esatto percorso compiuto dalla 1a Divisione di Fanteria Canadese nell’estate del 1943. La marcia, chiamata “Operation Husky 2013, partirà il 10 Luglio 2013 dalla spiaggia di Pachino (SR) e si concluderà nella piazza principale di Agira (EN) il 30 di Luglio 2013.

Due piccoli gruppi di marciatori seguiranno il percorso tenuto allora dai soldati della 1a Divisione di Fanteria Canadese, camminando da Pachino ad Agira. I civili canadesi, i parenti dei caduti e il personale in servizio effettivo, femminile e maschile, sono tutti invitati ad unirsi al nostro viaggio, con intervalli di un gruppo a settimana.

LE CERIMONIE – Il 10 Luglio 2013 a Pachino (SR) si terrà una celebrazione nel luogo dello sbarco delle truppe canadesi, che segnerà l’inizio della nostra marcia simbolica.

Un’altra cerimonia si svolgerà il 30 Luglio 2013 al Cimitero di Guerra Canadese di Agira (EN), seguita dal concerto di una banda di cornamuse che si terrà nella piazza principale del paese. Sarà una ricostruzione storica del concerto eseguito in quel luogo il 30 Luglio del ’43 dalla banda reggimentale dei Seaforth Highlanders, e che allora venne ripreso e trasmesso dalla stazione radio nazionale canadese CBC.

Nel corso della marcia, ogni mattina alle 11:00, si terrà una piccola cerimonia, durante la quale ad un canadese verrà chiesto di leggere un tributo commemorativo per i soldati caduti in quel luogo e in quel giorno 70 anni prima. Gli organizzatori auspicano che ogni tributo ad un soldato canadese venga letto da un partecipante diverso. I cittadini canadesi impossibilitati a presenziare, in particolare i parenti dei caduti, sono invitati a partecipare a queste cerimonie anche telefonicamente. Una preghiera per i caduti, conclusa dal suono delle cornamuse, chiuderà ognuna di queste cerimonie quotidiane.

GLI APPUNTAMENTI

10/07 alle 19:00 PACHINO

11/07 alle 11:00 ISPICA

12/07 alle 11:00 MODICA

13/07 alle 11:00 RAGUSA

14/07 alle 11:00 VIZZINI

15/07 alle 11:oo GRAMMICHELE

16/07 alle 11:00 CALTAGIRONE

18/07 alle 11:00 MASSERIA MANDRASCATE

19/07 alle 09:30 VALGUARNERA CAROPEPE

20/07 alle 11:00 DITTAINO STATION

21/07 alle 11:00 NISSORIA

22/07 alle 11:00 RADDUSA

23/07 alle 11:00 MT SCALPELLO

24/07 alle 11:00 REGALBUTO

26/07 alle 11:00 PIAZZA ARMERINA

27/07 alle 16:00 LEONFORTE – ASSORO

28/07 alle 11:00 CATENANUOVA

29/07 alle 11:00 ADRANO

30/07 alle 09:30 AGIRA

30/07 alle 20:00 AGIRA (CONCERTO)

31/07 alle 14:00 CATANIA

Contatti:

WWW.OPERATIONHUSKY2013.CA

APPROFONDIMENTI STORIOGRAFICI

L’operazione Husky -  articolo a cura di Paolo Sbarbada

Martedì, 10 Dicembre 2013 21:25

OH - Considerazioni finali

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Mercoledì 31 Luglio 2013, dopo la visita al Cimitero di Guerra del Commonwealth di Catania (dove sono sepolti 10 aviatori canadesi) del Ministro della difesa canadese Julian Fantino accompagnato dall’addetto militare il colonnello Tony Battista, si è conclusa con una conferenza,  presso il Museo dello Sbarco di Catania in località “Ciminiere”, “Operation Husky 2013”, una serie di eventi e commemorazioni iniziata il 10 luglio 2013 a Pachino (SR) per ricordare il 70° Anniversario dello sbarco del Corpo di spedizione canadese in Sicilia. In questi ventuno giorni,  parte degli oltre 200 canadesi intervenuti ha marciato per una media di 20-30 chilometri al giorno, sotto il sole cocente dell’aspro ma suggestivo paesaggio siciliano, ripercorrendo simbolicamente i luoghi in cui furono combattute le battaglie 70 anni prima, fra luglio e agosto del 1943, attraversando centri abitati e impervie località come Ispica, Modica, Caltagirone, Valguarnera, “Dittaino Station”, Leonforte,  Assoro, Nissoria, Agira, Monte Scalpello, Regalbuto, Adrano ed altre, fra le province di Siracusa,  Ragusa , Enna e Catania. 

Il culmine della manifestazione è avvenuto presso il Cimitero di guerra canadese di Agira (EN), nella mattinata di martedì 30 luglio, in un suggestivo paesaggio in cima a una piccola collina circondata da qualche pino marittimo,  sullo sfondo il massiccio del monte Etna, e il lago artificiale di Pozzallo.

Cimitero di guerra di Agira – foto aerea. Per gentile concessione dell’Arma dei Carabinieri.

Non è facile poter descrivere e riportare in queste righe la cronaca degli avvenimenti e in particolare le sensazioni vissute in questi giorni. Come membro del Team “OH2013” sono arrivato in Sicilia sabato 27 luglio, e ho vissuto una incredibile esperienza umana che non credevo potesse realizzarsi. Straordinaria è stata la partecipazione della gente siciliana che ha accolto i civili e i soldati canadesi come fratelli, con tanta ospitalità e calore umano così come accadde 70 anni fa, ricambiati a loro volta dai canadesi stessi, commossi e stupiti per tanto affetto.

 

 

Ho visto il lato migliore dell’essere umano esprimersi nei concetti di fraternità, amicizia, stima reciproca e comprensione che hanno permesso la piena riuscita di questo evento di  levatura internazionale. Fondamentale è stato l’apporto delle istituzioni italiane, delle amministrazioni provinciali e comunali e dei massimi vertici militari e civili del governo canadese

 

Operation Husky 2013 in marcia

 presenti alla maggior parte degli eventi e commemorazioni, come il ministro degli Affari dei Veterani del Canada, Julian Fantino , l’Ambasciatore a Roma, James Fox, l’Addetto militare dell’Ambasciata canadese il colonnello Tony Battista, il generale  James Ferron comandante della 1° Divisione di Fanteria canadese, il generale Jonathan Vance sotto capo della NATO “Joint Forces Command” (Commando Vertice Interarma) di Napoli, il generale in pensione Michael Maisonneuve direttore di un prestigioso college militare per allievi ufficiali, oltre alla partecipazioni di Associazioni , enti  civili e militari canadesi, studiosi, ricercatori storici , veterani e familiari dei sodati che combatterono nel 1943. 

Tanti sono stati gli episodi toccanti e significativi a cui ho potuto assistere, accompagnando nelle riprese il regista di RAI STORIA Matteo Berdini.

In particolare vorrei ricordare la testimonianza sempre lucida e appassionata del tenente Sheridan Atkinson  un veterano di 92 anni del “Royal Canadian Regiment” che prese parte all’invasione dell’isola, il quale nonostante l’età avanzata, non ha voluto assolutamente mancare, partecipando a tutti gli eventi commemorativi, sopportando con dignità il sole, le temperature torride e la fatica; assistito amorevolmente  dai suoi attuali commilitoni.

Vorrei inoltre menzionare la cerimonia svoltasi ad Assoro (EN) teatro di una importante battaglia fra i canadesi e tedeschi, dove presso la sala consiliare del comune, è stata consegnato una importante attestato di riconoscimento al Signor Francesco De Marco che 70 anni fa, allora quindicenne, rischiando la propria vita, salvò dall’annientamento un plotone di soldati canadesi del Reggimento “Hastings and Prince Edward” comunicando tempestivamente la presenza di soldati tedeschi.  Attestato che è stato consegnato da un veterano dello stesso reparto che prese parte ai combattimenti del 1943 e dall’attuale comandante del reggimento.  Assai emozionante è stato l’abbraccio affettuoso e prolungato al generale Ferron, da parte di un anziano signore di Adrano (CT) che commosso, in un misto di dialetto siciliano e inglese,  ha raccontato di come la sua famiglia venne aiutata dai soldati canadesi appena entrati in paese nell’agosto del 1943. Ed ancora la toccante e struggente la cerimonia  di commemorazione  al Cimitero di Guerra Canadese di Agira, a cui hanno assistito centinaia di persone tra italiani e canadesi uniti insieme in un grande abbraccio per ricordare i circa 500 soldati canadesi sepolti, che diedero la propria vita per ridare la libertà al popolo siciliano. Dopo  gli inni nazionali, gli onori militari e la deposizione delle corone, è stato chiesto agli intervenuti  di porsi davanti ad ogni lapide e gridare in inglese o italiano “PRESENTE” allo scandire dei nomi dei soldati. Io stesso ho partecipato a questo gesto simbolico ed emozionante. Le lacrime di commozione del Presidente di “OH2013” Steve Gregory, nel discorso di commemorazione ai caduti canadesi, il “Concerto sotto le stelle “ di Agira, magistralmente eseguito dalla banda reggimentale dei “Seaforth Highlanders of Canada” composta da circa 20 elementi che al suono delle cornamuse e al rullo dei tamburi, hanno emozionato le oltre 4000 persone presenti nella piazza principale del paese. Concerto eseguito esattamente nella stessa piazza e con gli stessi brani come 70 anni prima. Infine,  le parole del generale James Ferron, che dopo il concerto ha invitato la popolazione ad unirsi ai suoi soldati  per bere una birra con loro, appello ampiamente accolto, in particolare dai giovani di Agira e non solo, che con i militari  canadesi, in segno di fraternizzazione hanno ballato nella discoteca all’aperto allestita dal comune, fino alle prime luci dell’alba. Un grande merito va alla perfetta organizzazione canadese e italiana di “OH2013” che durante i ventuno giorni  ha permesso lo svolgersi di tutti gli eventi previsti dal programma. Ovviamente i momenti di difficoltà, imprevisti e le incomprensioni non sono mancate, ma grazie alla buona volontà e alla disponibilità di tutto il team, si sono riusciti a superare. In particolare vorrei citare la professoressa Rosalba Scifo di Pachino e il dott. Gaetano Catalano di Agrigento, che hanno avuto il delicato  e non facile compito di curare i rapporti istituzionali fra i comuni e le province siciliane interessate dall’evento facendo da tramite con i canadesi, anche nelle operazioni di trasferimento e assistenza ai marciatori. Come non citare poi l’apporto dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Polizia Municipale dei vari comuni coinvolti, che hanno assicurato l’ordine pubblico, e vegliato sulla sicurezza dei partecipanti per tutta la durata delle manifestazioni, e di tutti i volontari canadesi e italiani, che gratuitamente e generosamente, hanno dato il loro importante contributo.

Tanti i “media” canadesi e italiani che hanno documentato giorno per giorno questi eventi, ricordo in particolare “Tele Latino Network”, la “CBC”  la televisione nazionale canadese, RAI STORIA presente con il regista Matteo Berdini e il suo staff, RAI TRE Sicilia, e tante televisioni, giornali e siti WEB siciliani , che hanno diffuso capillarmente le immagini e i servizi in tutta la regione.

Vorrei ringraziare in particolare mr. Steve Gregory, presidente di “Operation Husky 2013”, e il colonnello Tony Battista Addetto Militare dell’ Ambasciata canadese a Roma, i quali hanno fortemente desiderato la mia presenza per questo importante  evento internazionale, a cui ho avuto l’onore e il privilegio di poter collaborare.

Permettetemi, di concludere queste brevi considerazioni, ricordando il sacrificio di tanti ragazzi canadesi che da migliaia di chilometri di distanza vennero a combattere e a morire nella nostra terra per la nostra libertà, e per questo ne saremo  eternamente riconoscenti.

A seguito della nostra partecipazione alla Cerimonia del 05/07/2013 tenutasi nella sede dell’Ambasciata Canadese in Roma di Villa Grazioli per ricordare il 70° Ann. dello Sbarco in Sicilia e l’evento “OH2013″, proponiamo un articolo di Paolo Sbarbada relativo all’evento.

 

Cerimonia 70° Ann. Sbarco in Sicilia e presentazione “OH2013″


In occasione del 70° Anniversario dello sbarco dei canadesi in Sicilia avvenuto il 10 luglio del 1943 con un’imponente operazione militare alleata denominata “Operazione Husky”, nella mattinata di venerdì 5 luglio 2013 si è svolta, presso l’Ambasciata canadese a Roma, un’importante cerimonia a ricordo di questo evento, con la presentazione ufficiale del programma delle celebrazioni che avverranno in Sicilia dal 10 luglio al 1 agosto 2013. 
Molti gli invitati presenti fra cui alte personalità istituzionali e militari canadesi, italiane, americane e inglesi, ricercatori storici, scrittori, giornalisti, e lo staff organizzativo di “OH2013″, l’organizzazione civile canadese presieduta da Mr. Steve Gregory, con i loro collaboratori italiani. L’operazione Husky 2013 ha l’obiettivo di onorare e ricordare la memoria dei soldati canadesi che hanno combattuto nelle operazioni militari in Sicilia nei mesi di luglio e agosto del 1943, in particolare i circa 600 di loro che caddero in combattimento.
Tutti gli ospiti sono stati accolti dall’Ambasciatore canadese James Fox, e dal Colonnello Tony Battista addetto della difesa canadese presso l’Italia e cerimoniere ufficiale di questo importante evento internazionale. Dopo i saluti ufficiali del Colonnello Battista, la presentazione dei relatori, e l’ inno nazionale canadese e italiano, l’Ambasciatore Fox ha tenuto un breve discorso sull’importanza di questa cerimonia e di cosa rappresenta per il popolo canadese e italiano. Il programma della cerimonia è proseguito con i seguenti interventi:

 

  • Il ricercatore storico di Frosinone e collaboratore di “Operation Husky 2013″ Paolo Sbarbada, ha fatto una panoramica storica sugli eventi del luglio 1943 in Sicilia, che hanno coinvolto i soldati canadesi durante la campagna militare per la liberazione dell’isola.
  • Mr. Steve Gregory, presidente di “Operation Husky 2013″, ha illustrato ai presenti, il progetto e le finalità dell’associazione, accennando al programma degli eventi commemorativi che si terranno in Sicilia dal 10 luglio 2013.
  • Il Professore italo-canadese Gianni Blasi, esperto della storia canadese, ha presentato la commovente e incredibile storia del Signor Gino Farnetti-Bragaglia, un bambino di soli 5 anni che nel giugno del 1944, venne trovato e salvato da tre soldati canadesi a Torrice in provincia di Frosinone, e anche lui presente alla cerimonia. Gino ha raccontato la sua vicenda e di come, grazie all’interessamento di un gruppo di ricercatori storici di Bagnacavallo (RA) e Frosinone, ha potuto riscoprire le sue origini e riabbracciare i suoi parenti ancora in vita. Grande commozione ha suscitato nei presenti la sua storia dopo la lettura di alcune poesie che i suoi amici canadesi gli hanno dedicato in quei drammatici eventi bellici nel 1945.

Dopo i saluti finali e il ringraziamento ai relatori e agli ospiti intervenuti da parte del Colonnello Tony Battista, si è svolto nei giardini dell’Ambasciata canadese un rinfresco dove tutti gli intervenuti, hanno avuto modo di scambiare le proprie impressioni e commenti.

Per tutta la giornata è stata presente una troupe di RAI STORIA che ha filmato tutta la cerimonia mentre il giornalista Andrea Branchi, ha intervistato i protagonisti e i relatori della cerimonia.


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Martedì, 10 Dicembre 2013 21:07

L’Operazione Husky – Luglio/Agosto 1943

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Tra passato e presente

Il 10 Luglio del 1943, più di 25.000 soldati del I Corpo di spedizione canadese, facente parte della potente armata alleata, sbarcarono a Pachino nella punta meridionale della Sicilia, in una operazione militare denominata “Operazione Husky”che costituì l’inizio della “Campagna d’Italia”.

Fino ad oggi poco si è parlato del contributo canadese all’Operazione Husky, nonostante essa abbia rappresentato la prima vera operazione militare in cui i canadesi ebbero un ruolo autonomo e determinante. Recenti studi presso archivi militari di vari paesi sulle operazioni belliche in Sicilia del 1943, hanno messo in evidenza,il contributo decisivo canadese alla vittoria finale contro le forze italo-tedesche sull’isola. Documenti che fino a poco tempo fa erano poco conosciuti e di difficile accesso all’ampio pubblico, hanno portato alla luce aspetti molto interessanti. Innanzitutto, contrariamente a quanto scritto fino a poco tempo fa,i soldati canadesi dimostrarono una buona preparazione militare e ottime capacità di combattimento, nonché uno spiccato spirito di corpo che si rivelarono determinati in molti scontri contro un nemico agguerrito e sicuramente più esperto. Inoltre le azioni militari in cui vennero coinvolte le forze canadesi, furono molto più che piccoli scontri di retroguardia ma vere e proprie battaglie, che si rivelarono decisive nello sfondamento delle difese nemiche nell’isola.

In occasione del 70° Anniversario dello Sbarco in Sicilia (Luglio-Agosto 2013), Steve Gregory un uomo d’affari canadese di Montreal, ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per onorare e ricordare tutti i suoi connazionali che hanno combattuto e sono morti nei mesi di luglio e agosto del 1943 in Sicilia. “Il nostro obiettivo-spiega Steve Gregory -, è quello di portare 562 canadesi in Sicilia, il numero esatto dei nostri caduti“. Da diverso tempo Gregory sta organizzando questo evento e, al momento, centinaia di cittadini canadesi provenienti da ogni parte del paese hanno aderito con entusiasmo a questa iniziativa. L’idea è nata alcuni anni fa quando Gregory ha aiutato suo figlio Erik in un progetto di storia sulla Seconda Guerra Mondiale ,e da un incontro con un Veterano canadese che ha combattuto in Sicilia, Charles Hunter, “gunner”(cannoniere) del 2RCA (Royal Canadian Artillery).

In occasione del 70° Anniversario dello Sbarco in Sicilia (Luglio-Agosto 2013), Steve Gregory un uomo d’affari canadese di Montreal, ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per onorare e ricordare tutti i suoi connazionali che hanno combattuto e sono morti nei mesi di luglio e agosto del 1943 in Sicilia

Dal racconto di Hunter e dalla sua esperienza in terra siciliana, è maturata in Gregory l’idea di creare “OH2013”(Operation Husky 2013) una Associazione nata non solo per la gestione e organizzazione dell’evento, ma anche per fare piena luce sugli avvenimenti del luglio e agosto 1943 e dare il giusto rilievo sul ruolo decisivo che l’esercito canadese ebbe nella Campagna di Sicilia, ricevendone il pieno sostegno di associazioni civili, militari e dallo stesso governo canadese.

Due eventi fondamentali sono in programma in Sicilia, Il primo previsto per il 10 Luglio a Pachino (SR), dove si terrà una celebrazione nel luogo dello sbarco delle truppe canadesi 70 anni fa, che segnerà l’inizio della marcia simbolica di “OH2013”,il secondo invece si svolgerà il 30 luglio al Cimitero di Guerra canadese di Agira (EN) dove sono stati sepolti circa 500 soldati a cui i partecipanti a “OH2013”, saranno chiamati a rappresentare ogni soldato caduto. Nella serata dello stesso giorno presso la Piazza principale del paese, si terrà, un concerto di cornamuse. Sarà una ricostruzione storica del concerto eseguito in quel luogo il 30 luglio 1943,dalla banda reggimentale del “Seaforth Highlanders of Canada” che allora venne ripreso e trasmesso da Peter Stursberg della CBC. L’emittente televisiva canadese TLN (Tele-Latino Network) girerà un documentario sull’evento.

Ogni giorno tra il 10 Luglio e il 30 luglio 2013, Steve Gregory e una delegazioni canadese, ripercorreranno le tappe più importanti dell’avanzata delle truppe canadesi in Sicilia nel 1943, soffermandosi nei siti teatro di aspre battaglie contro le forze tedesche e italiane. Entreranno inoltre nei paesi interessati dall’avanzata,come Leonforte, Assoro, Nissoria, Catenanuova, Regalbuto ecc… dove verrà allestito un museo itinerante riguardante le vicende belliche di quei giorni, coinvolgendo anche la popolazione, enti locali, e amministrazioni.

Mentre un certo numero di questi eventi si terranno nei centri abitati interessati dalla marcia, altre commemorazioni si svolgeranno invece in aperta campagna o sulle aspre colline siciliane.

Nell’organizzazione della marcia,”OH2013”si avvarrà della importante collaborazione di tour operator, enti e associazioni come “Canada Company” di cui Steve Gregory è il Vice Presidente, organizzazione di beneficienza che sostiene tutti i Veterani delle Forze Armate canadesi,che hanno raccolto fino ad oggi, una considerevole somma per sovvenzionare il viaggio in Sicilia, dei veterani, delle loro famiglie, e di quanti parteciperanno all’avvenimento. Preziosa e indispensabile per la buona riuscita dell’evento,è anche la collaborazione di storici, ricercatori, studiosi, musei, esperti nel campo della comunicazione e della logistica canadesi e italiani a cui Steve Gregory si è rivolto, coinvolgendoli nel progetto.

OPERATION HUSKY 2013 – I Canadesi torneranno in Sicilia nel 2013

Lo sbarco in Sicilia

Alla fine del giugno del 1943, la 1a Divisione di fanteria e la 1a Brigata Corazzata del Corpo di spedizione canadese, salparono dall’Inghilterra al comando del Generale H. Crerar per unirsi alla potente flotta navale alleata diretta verso le coste siciliane.

Lo sbarco nell’isola, avvenuto il 10 luglio del 1943, costituì l’inizio della “Campagna d’Italia”. La potente forza da sbarco era costituita dalla 15°Army Group sotto il comando del Generale Sir Harold Alexander, che comprendeva la 7a Armata americana al comando del Generale George Patton, e l’ VIII Armata britannica al comando del Generale Bernard Montgomery.

Essa comprendeva 160.000 uomini, 14.000 veicoli di ogni genere, 600 carri armati e 1800 cannoni imbarcati su 3000 navi, mentre la a protezione aerea, era assicurata da più di 670 velivoli.

Con la conquista della Sicilia, gli alleati volevano bloccare le truppe tedesche e i loro alleati italiani e impedire loro la ritirata attraverso lo stretto di Messina.

Le truppe canadesi, al comando del Maggior Generale Harry Crerar, costituirono il fianco sinistro di cinque divisioni britanniche sparse su 60 chilometri di costa ed era composto dalla 1°Divisione di Fanteria al comando del Generale Guy Simonds e dalla 1°Brigata Corazzata, al comando del Generale Bob Wyman, per un totale di circa 26.000 uomini.

Con la conquista della Sicilia, gli alleati volevano bloccare le truppe tedesche e i loro alleati italiani e impedire loro la ritirata attraverso lo stretto di Messina

Le forze dell’Asse schieravano la 6°Armata italiana al comando del Generale Alfredo Guzzoni, costituita dal XII Corpo italiano al comando dal Generale di Francesco Zingales , il XVI Corpo italiano al comando del Generale Carlo Rossi, e dal XIV Panzer Corps tedesco al comando del Generale Hans Valentin Hube costituito dalla 15a Panzer Grenadier Division (Generale E.Rodt),e dalla Divisione “Hermann Goering” (Generale P.Conrath). All’inizio le forze tedesche che difendevano l’isola erano costituite da circa 30.000 uomini, ma successivamente affluirono dal continente, altre truppe fra cui la 1a Divisione Paracadusti, e la 29a Panzer Grenadier Division, che si dispiegarono immediatamente nei punti nevralgici dell’isola, in particolare nella piana di Catania, e alle pendici del monte Etna.

Da Pachino a Valguarnera

All’alba del 10 luglio 1943, il Corpo di Spedizione canadese , sbarcò nei pressi di Pachino (SR) nella punta meridionale dell’isola denominata in codice “Roger”e “Sugar” Beach. All’inizio tutto sembrò andare per il verso giusto, la resistenza delle truppe italiane nella zona dello sbarco, difesa dalle 206a e 213a Divisioni Costiere non fu particolarmente intensa e i canadesi poterono avanzare con relativa facilità verso l’entroterra, dopo aver occupato l’aeroporto e l’importante strada che da Pachino conduce a Ispica. Al momento il vero problema per le truppe canadesi, era costituito dalla polvere soffocante delle strade sterrate e cosparse di mine, dal sole cocente, che crearono non pochi problemi ai soldati, in aggiunta alla scarsità di acqua potabile.

Dopo aver liberato i paesi di Ispica, Modica e Ragusa senza particolare difficoltà e accolti dalla popolazione festante, la resistenza delle truppe tedesche si fece però sempre più aspra combattendo con decisione da posizioni vantaggiose su colline brulle e rocciose e villaggi inespugnabili, rallentando di fatto l’avanzata delle truppe alleate. Il 15 luglio 1943, il Reggimento di Fanteria “Hastings and Prince Edward” appoggiato dal Reggimento corazzato “Three Rivers”, entrò nel paese di Grammichele (CT) pesantemente bombardato dall’aviazione alleata, dopo essersi scontrato con la “Hermann Goring”,una delle migliori divisione tedesche schierate in questo settore, inseguendola fino a Caltagirone.

Il 16 luglio il Reggimento canadese dei “Loyal Edmonton” conquistò il paese di Piazza Armerina (EN) sede di un importante deposito miliare italiano,dopo aver superato l’ostinata resistenza delle truppe italo-tedesche che provocarono nelle file del Reggimento, 27 caduti e diversi feriti. Il giorno successivo giunsero in vista di Valguarnera (EN) dove i tedeschi opposero una forte resistenza. Il nemico infatti dopo aver distrutto i ponti e interrotto le principali vie di collegamento, diresse un preciso tiro di artiglieria dalle alture circostanti contro le truppe canadesi causando diversi caduti. La fanteria canadese fu costretta ad arrancare a piedi su un ripido terreno, ingaggiando duri combattimenti alle porte del paese, senza poter usufruire dell’appoggio della artiglieria. Il 18 luglio elementi del reggimento “Princess Patricia’s Canadian Light Infantry” riuscirono a occupare il paese. Nel corso dei combattimenti i canadesi ebbero 40 caduti e più di 100 feriti, mentre le truppe dell’asse lamentarono 240 fra caduti e feriti e prigionieri. Il Fedelmaresciallo Albert Kesserling comandante delle forze tedesche in Sicilia, in un rapporto inviato a Berlino, rimase impressionato dal valore dimostrato dai soldati canadesi definendoli “esperte truppe di montagna”.

Assoro e Leonforte

Dopo aver liberato Enna il 20 luglio, due roccaforti tedesche sbarravano il passo all’avanzata della VIII Armata britannica: Assoro e Leonforte in provincia di Enna. Il paese di Assoro era posto sulla sommità di un costone dominante la piana del letto asciutto del Dittaino a 920 metri di altezza. Da quella posizione strategica i tedeschi controllavano qualsiasi movimento delle forze avversarie, così Il Generale Montgomery, ordinò alla 1a Divisione canadese di prendere l’altura . Questo arduo compito venne assegnato alla 1°Brigata di fanteria al comando del Generale Howard Graham che decise di tentare di conquistare la vetta del monte, dalla zona più impervia e pericolosa, che i tedeschi consideravano impraticabile. La punta di lancia dell’attacco, venne affidata al Reggimento “Hastings and Prince Edward”, ma nel corso nel corso di una ricognizione, il loro comandante il Tenente colonnello Sutcliffe e alcuni suoi ufficiali, rimasero uccisi dallo scoppio di un proiettile tedesco da 88 millimetri. Il comando del Reggimento venne affidato al Maggiore Jhon Tweedsmuir che senza perdere ulteriore tempo, organizzò un audace e pericolosa marcia notturna per cercare di sorprendere i tedeschi. Gli uomini del Reggimento, scalarono i ripidi pendii della montagna e verso l’alba, riuscirono ad arrivare sulla sommità del costone senza essere stati scoperti, impegnando i tedeschi in una violenta battaglia, respingendo ogni loro tentativo di riprendere le posizioni iniziali. Con il supporto dell’artiglieria infine costrinsero il nemico ad abbandonare definitivamente Assoro, che venne conquistata il 22 luglio.

Nel frattempo la 2a Brigata di Fanteria canadese con i reggimenti “Loyal Edmonton” e “Princess Patricia’s” ingaggiarono violenti combattimenti nelle strade buie e strette del paese di Leonforte a poca distanza da Assoro che causarono diversi caduti da entrambi le parti . Grazie all’appoggio di alcuni carri armati, i canadesi riuscirono a sopraffare i tedeschi e a prendere diversi prigionieri. Leonforte venne definitivamente occupata, il 22 luglio. In questa battaglie i canadesi ebbero 56 morti e 105 feriti ma riuscirono a conquistare una posizione chiave per il proseguo della loro avanzata.

Gli uomini del Reggimento riuscirono ad arrivare sulla sommità del costone senza essere stati scoperti, impegnando i tedeschi in una violenta battaglia...

Pur non rappresentando una vittoria fondamentale in termine di danni inflitti al nemico, la presa di Assoro e Leonforte, costituì un vero successo in fatto di capacità militari, resistenza e spirito di iniziativa, suscitando il rispetto e l’ammirazione di nemici e alleati.

La lotta per Agira

L’obiettivo successivo era costituito dalla conquista dei paesi di Agira e Nissoria (EN), posizioni strategiche nell’avanzata canadese verso Adrano. Il paese di Agira sorgeva su una serie di colline, ben difese da alcuni battaglioni della 29a e 15a Panzer Grenadier Division, dal 104° Panzer Grenadier Regiment,e alcuni reparti del Regio Esercito Italiano. Il piano prevedeva l’impiego di diverse unità canadesi e inglesi della 78a Divisione di fanteria in un attacco su più direzioni . Dopo un violento fuoco di sbarramento delle artiglierie alleate , il primo attacco fu portato il 24 luglio, dal “Royal Canadian Regiment” appoggiato da uno squadrone di carri armati del Reggimento corazzato “Three Rivers”.

Ci vollero altri tre giorni di violenti combattimenti, prima che i Reggimenti canadesi e inglesi riuscissero a entrare in Agira il 28 luglio 1943...

La prima parte dell’attacco ebbe successo, il Reggimento riuscì ad entrare nel villaggio di Nissoria , ma da lì a poco, venne pesantemente contrattaccato delle forze germaniche posizionate sulle colline che circondavano Agira. Il Reggimento dovette ripiegare verso le posizioni di partenza dopo aver subito pesanti perdite, tra cui il proprio comandante il Tenente Colonnello Ralph Crowe e la distruzione di diversi carri armati, colpiti dal micidiale tiro dei cannoni tedeschi da 88 millimetri.

Anche il successivo attacco notturno del Reggimento “Hastings and Prince Edward” del 25 luglio non ebbe successo e l’unità perse 80 uomini e numerosi feriti, la più grave perdita subita in un solo giorno da un reggimento canadese durante la Campagna siciliana.

Ci vollero altri tre giorni di violenti combattimenti e il massiccio appoggio dell’artiglieria e dell’aviazione alleata, prima che i Reggimenti canadesi e inglesi utilizzando le forze di riserva, riuscissero a entrare in Agira il 28 luglio 1943, accolti festosamente dalla popolazione. Per la conquista di Agira, caddero 438 soldati fra morti e feriti, e fu senza dubbio, la battaglia più drammatica e sanguinosa che coinvolse le forze canadesi in Sicilia.

Nel frattempo nella parte occidentale dell’isola, gli americani dopo essere entrati a Palermo, il 22 luglio, incalzavano il nemico costringendolo a ritirarsi nel nord-est della Sicilia, mentre gli inglesi, seppur con difficoltà, avanzavano sulla costa orientale dirigendosi verso Catania.

Catenanuova e Regalbuto

Il prossimo obiettivo della 1a Divisione canadese, insieme alla 78a Divisione britannica, era l’attacco contro il paese di Adrano. Dalla sua sinistra la Divisione canadese avrebbe dovuto continuare ad avanzare lungo la Statale N°121 attraversando i paesi di Catenanuova e Regalbuto, mentre la Divisione britannica, avrebbe attaccato a nord-est verso Centuripe per riunirsi con i canadesi nell’assalto finale ad Adrano. Il 29 luglio la 3a Brigata di fanteria canadese costituì una testa di ponte sul letto asciutto del fiume Dittaino supportando l’attacco della 78a Divisione verso Centuripe. Ma l’obiettivo principale dei canadesi, era il monte Scalpello che dominava la vallata sottostante, che venne occupato dal “Royal 22e Regiment”. Contemporaneamente, i Reggimenti “Carleton and York” e “West Nova Scotia”, attaccarono il villaggio di Catenanuova sotto la protezione di un violento bombardamento dell’artiglieria pesante, difendendo poi con successo la posizione acquisita da diversi contrattacchi tedeschi rafforzati da elementi del 3° Reggimento Paracadutisti.

Il 31 luglio Catenanuova e Centuripe erano sotto il pieno controllo delle forze anglo-canadesi, mentre più a nord la 1° Brigata di fanteria stava combattendo per il controllo di Regalbuto. La conquista del paese si dimostrò un vero “osso duro” per i canadesi, perche difeso da elementi della divisione corazzata “Hermann Goring” che resistettero duramente per tre giorni, con i loro carri armati e bunker fra le rovine del paese distrutto.

Il 3 agosto i fanti canadesi del “48th Highlanders “ appoggiati da unita corazzate, entrarono in Regalbuto, ma questa volta non c’era la folla plaudente a salutare l’ingresso degli alleati. Il paese era stato completamente distrutto dai violenti bombardamenti aerei e le macerie ingombravano le strade, tanto che si dovettero usare i bulldozer per liberarle , mentre tutta la popolazione era fuggita sulle colline o trovato rifugio nelle gallerie ferroviarie.

L’ultimo obiettivo : Adrano

Dopo aver conquistato i paesi di Catenanuova e Regalbuto, il compito finale delle forze canadesi era di riuscire a incunearsi fra le difese tedesche per dividerle e occupare il paese di Adrano(CT) la cui conquista, oltre ad aprire un profondo varco nelle difese nemiche, avrebbe messo in crisi l’intero fronte di guerra. La spinta verso est continuò dal 3 al 7 agosto. Seguendo i letti asciutti dei fiumi Salso e Troina le truppe canadesi eliminarono numerose posizioni tedesche di retroguardia. Anche in questo caso un prezioso alleato dei tedeschi, furono le asperità del terreno, e così viveri, munizioni e materiale di ogni genere, dovettero essere trasportati con i muli o dai soldati stessi.

I canadesi continuarono ad avanzare contro le posizioni nemiche, combattendo letteralmente per la conquista di ogni centimetro di terreno. Toccò alla 3a Brigata di fanteria l’attacco finale verso Adrano, ma superato il fiume Simeto, ordini dal quartier generale del I Corpo canadese, fecero passare in testa i Reggimenti britannici della 78°a Divisione di Fanteria, non impedendo, tuttavia, che una pattuglia del “Royal 22e Regiment”, raggiungesse la periferia della città ormai abbandonata dalle truppe nemiche. I tedeschi infatti di fronte alla imminente sconfitta , iniziarono una ritirata strategica molto ben organizzata iniziata il 10 agosto attraversando lo stretto di Messina.

Nel corso dell’intera campagna le perdite del Corpo di Spedizione canadese, ammontarono a 562 morti, 664 feriti e 84 prigionieri. Nel Cimitero di Guerra di Agira riposano circa 500 soldati canadesi caduti in Sicilia dal 10 luglio al 17 agosto, del 1943....

Adrano venne conquistata Il 7 agosto 1943, due giorni prima la città di Catania, era stata liberata dalle truppe del XIII Corpo d’Armata britannico. Successivamente il Corpo di spedizione canadese stanco e provato dagli incessanti combattimenti, venne posto in riserva e non prese parte alla fase finale della conquista dell’isola, ad eccezione della 1a Brigata corazzata, che appoggiò le forze britanniche nella loro avanzata verso Messina.

Dopo 11 giorni, le forze alleate entrarono a Messina il 17 agosto 1943, chiudendo di fatto la campagna siciliana durata 38 giorni.

Sebbene la conquista della Sicilia fosse risultata un successo, 42.000 soldati tedeschi e 62.000 soldati italiani con armi e munizioni, riuscirono a lasciare l’isola attraverso lo stretto di Messina, raggiungendo le coste calabresi.

Le truppe canadesi combatterono per più di un mese avanzando per 240 chilometri sull’’aspro terreno montagnoso della Sicilia orientale, sostenendo nelle ultime due settimane di guerra, lo sforzo maggiore dei combattimenti contro la tenace resistenza tedesca e italiana nel settore dell’ VIII Armata britannica.

Nel corso dell’intera campagna le perdite del Corpo di Spedizione canadese, ammontarono a 562 morti, 664 feriti e 84 prigionieri. Nel Cimitero di Guerra di Agira riposano circa 500 soldati canadesi caduti in Sicilia dal 10 luglio al 17 agosto, del 1943.

Articolo a cura di: Paolo Sbarbada

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